martedì 8 settembre 2009

Il Capitalism di Moore

Ho deciso che andrò al cinema a vedere il nuovo film di Michael Moore di cui tanto si sente parlare. Non ho una grande preparazione a riguardo e questo mi impedisce di essere particolarmente acuta o critica a ragion veduta, ma penso ci siano tante persone che come me, non ne sanno tanto, ma che comunque ascoltano, pensano, guardano tg e non solo il Dr House, leggono, non solo Vanity ma anche qualche quotidiano, ahimè per lo più on line per quanto mi riguarda - e questo è un vero peccato perchè mi privo del buon odore di giornale che la carta stampata offre in regalo-.
Continuo a sostenere che la curiosità sia l'unico antirughe che funziona veramente e quindi... Sì, sono curiosa di vederlo questo "Capitalism: A love story", ce l'hanno fatta con me. E con tantissimi altri, sono sicura. Ne stanno scrivendo tanto, chi in bene, chi in male e come al solito va tutto bene, purchè se ne parli.
Michael Moore: ho visto uno solo dei suoi film e letto un po' sul suo conto in questi anni. Lo trovo un personaggio davvero singolare e un po' inquietante. Sicuramente astuto, bravo nei suoi documentari perchè sferza pugni allo stomaco ben assestati, perchè sconvolge, fa parlare e anche riflettere ma l'ho sempre ritenuto profondamente folle e un po' superbo. Trovo che la sua stessa figura sia una contraddizione molto forte perchè mi sembra che lui e tutto quello che si è abilmente costruito intorno, sia pericoloso tanto quanto ciò che denuncia con tanto fervore; di conseguenza, con amaro distacco, mi è sempre risultato credibile quanto la potevo essere io, alla Fattoria di Vigheffio con una Prada al braccio. Però intanto so già che quando vedrò questo film, insinuerà in me un dubbio, profondo e tremendo. Con scetticismo e razionalità vorrò a tutti i costi trovare anche in lui e in quello che fa, la falla e l'inganno, perchè in fondo in fondo ho il terrore lui abbia ragione, ho una feroce paura che quello che dice sia più vero di quanto io voglia credere, più reale di quanto io sia pronta ad accettare... E Michael avrà raggiunto il suo scopo. Mi sa che tra i Moore che conosco continuerò a preferire di gran lunga Demi.

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